Tutta farina del nostro sacco. Una campagna di Slow Food Italia in collaborazione con la rete Slow Grains
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Il progetto dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi nasce ormai 15 anni fa in Italia e oggi conta quasi 450 locali aderenti, ma è altresì attivo in altri 35 Paesi nel mondo. L’Alleanza è sostanzialmente un patto che le cuoche e i cuochi stringono insieme una fitta rete di altri attori, con lo scopo di tutelare la biodiversità agroalimentare, salvaguardare i saperi gastronomici e la cultura locale.
I cuochi e le cuoche che entrano nell’Alleanza si impegnano ad aderire a una serie di linee guida che riguardano tanto l’utilizzo di materie prime locali da filiere consapevoli quanto ad adottare una spiccata vocazione politica, facendosi attivisti e attiviste con lo scopo di educare le persone a una cucina che sia buona, pulita e giusta. Inoltre all’interno dei locali dell’Alleanza vengono utilizzati i prodotti dei produttori dei Presìdi Slow Food, dell’Arca del Gusto delle comunità del cibo, e dei mercati della Terra, i cuochi sono i veri ambasciatori di tutta una rete di produttori che a loro volta condividono un intento comune e che dunque producono rispettando l’ambiente, il benessere animale e le persone.
Per la prima volta l’Alleanza Slow Food dei Cuochi lancia tra il 15 fino al 24 novembre una campagna che coinvolge un’altra realtà di Slow Food, Slow Grains, ovvero una rete tematica internazionale che tiene insieme agricoltori custodi di biodiversità, mugnai, fornai e ristoratori e che si pone come obiettivo quello di promuovere la cultura dei cereali tradizionali, migliorare le competenze degli attori della filiera per far sì che possano promuovere modelli di filiera basati sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Durante la campagna i cuochi e le cuoche dell’Alleanza organizzeranno diverse attività all’interno dei propri locali: dall’inserimento nel menu di piatti pensati per l’occasione che utilizzino grani e cereali del territorio e soprattutto con ricette di recupero che riducano lo spreco e educhino al riutilizzo del cibo, fino a laboratori tematici sui cereali e sulle farine e incontri con i produttori e le produttrici.
Aver aderito alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti è stata una grande occasione e un’ulteriore presa di posizione su ciò che vorremmo comunicare: educare alla consapevolezza durante il consumo e sapere cosa finisce nel nostro piatto.
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