Meno rifiuti più risorse in 10 mosse è un’iniziativa in progress e a lungo termine che dal suo lancio nel 2012 continua a sollecitare il mondo produttivo e distributivo a ridurre l’impatto ambientale del packaging e dei beni, a produrre o ad adottare soluzioni e prodotti riutilizzabili invece che usa e getta. Nel rispetto dell’EPR e del principio del chi inquina paga. Infatti il 97% dell’impatto ambientale del settore del retail è imputabile ai prodotti commercializzati — dall’estrazione delle materie prime, trasporti e produzione. Con le 10 mosse,e la prima in particolare, si chiede all’industria una diversa progettazione di beni e imballaggi cradle to cradle improntata all’uso efficiente delle risorse. Prodotti disegnati cioè per durare a lungo, essere riusati, riparati, aggiornati e riciclati diventando materiali post consumo per nuovi cicli produttivi. I referenti delle aziende vengono informati sulle difficoltà che gli enti locali incontrano nel gestire e processare imballaggi disegnati per la discarica (invece che per il riuso e riciclo) e sugli impatti economici generati che pesano sulle comunità. Per gli imballaggi l’80% dei costi in Italia è a carico dei cittadini e il 20% dei produttori.Senza la piena collaborazione dell’industria non sarà possibile raggiungere gli obiettivi di riciclo per la plastica al 2025. Per coinvolgere e informare anche i consumAttori sull’importanza della prevenzione e sulle caratteristiche/impatto dei diversi imballaggi e beni di largo consumo e quindi sulle modalità di acquisto meno impattanti è stata lanciata una petizione che è vicina alla 4000 firme.