no discarica rifiuti zona fontana

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WHAT will be done

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cittadini del comune di Santa Maria di Licodia (ct), ci battiamo da diversi anni per risolvere un gravoso problema che affligge un territorio di interesse storico ed archeologico di tutta la Sicilia. Abbiamo subito per oltre dieci anni una discarica di spazzatura abusiva, con riversamento di quantità enorme di rifiuti di ogni genere, in cui venivano bruciati in modo “accidentale”. Il tutto si svolgeva nella strada e piazzale d’ingresso, che costeggia la ex isola ecologica. Il sito e’ stato nel secolo scorso, utilizzato come discarica di rifiuti del paese, un fazzoletto di terra immerso nel verde, negli anni remoti quando era consentito dalla legge. Nel 2001 circa, il comune decise di porvi sopra tale sito, una piccola struttura da utilizzare come centro raccolta rifiuti, l’area venne recintata sopra i vecchi rifiuti venne steso un leggero manto di asfalto. La struttura rimase in funzione per circa sei anni, dopo varie vicissitudini, l’ultimo, un incendio nel 2005 circa, di vastissime proporzioni, presero fuoco una quantità enorme di rifiuti di ogni genere, elettrodomestici, copertoni ecc. nel 2006, dopo una timida riapertura, il sito venne chiuso. Da quel momento la struttura rimase con all’interno dei cumuli di rifiuti, ed essendo aperta, si continuo ad utilizzare in modo indiscriminato da chiunque, si arriva al punto, che le montagne di rifiuti raggiunsero per qualche centinaio di metri, tutto il bordo strada che costeggia il piazzale. Gli incendi, specie in estate, erano quasi all’ordine del giorno, quando si arrivava che non si poteva nemmeno passare dalla strada, si procedeva a pulire i rifiuti misti a cenere di quelli carbonizzati. Nel 2012, i cittadini della zona, esasperati di questa situazione che si sopportavano da numerosi anni, costretti a respirare diossina di rifiuti pericolosi, decisero in modo spontaneo di formare un comitato, nei modi civili e previsti dalle leggi, richiedere in primis una bonifica della zona, ed un impegno da parte delle istituzioni, per il non ripetersi del perseverare di questa storia vergognosa. Dopo vari esposti alle autorità competenti, abbiamo ottenuto una pulizia della strada della montagna di rifiuti, ci siamo armati di buona volontà, ed in modo volontario abbiamo rastrellato la strada di tutti quei rifiuti rimasti dopo la bonifica, abbiamo piantato degli alberi nella aiuola che costeggia la strada, l’opera e l’impegno e’ continuata con divulgazione di cartelli di divieto, volantini con raccomandazione di buon comportamento civico, distribuendo nel paese alla cittadinanza ed in loco, nei primi tempi, ed in modo continuato, una sorveglianza a turno, sia diurno che notturno della zona. Dopo pochi mesi, siamo riusciti, per la prima volta dopo anni, a mantenere la strada pulita.
La struttura risiede in un terreno a vincolo archeologico, la fascia di terra possiede una storia di insediamenti umani millenaria, proprio accanto, passava il tratto dell’acquedotto romano che da Licodia arrivava fino a Catania, la foce della sorgente si trova a poche centinaia di metri, dove oggi risiede la millenaria Fontana del cherubino, di cui la storia di questa bellezza architettonica, si perde nella notte dei tempi. A linea d’area, a nemmeno un chilometro, vi e’ un sito archeologico (contrada civita) dove negli anni cinquanta vennero rinvenuti reperti, attualmente esposti in museo di Siracusa ed Adrano, risalenti al 2700 AC, della dominazione greca, antichissimo sito della citta etna/inessa. Tutta la fascia del promontorio e’ considerata una zona archeologica di notevole interesse per la Sicilia, spicca una zona a poca distanza, chiamata pietra pirciata, luogo dove risiede una necropoli millenaria, e resti (ancora in piedi di un antico mulino, sorto su struttura antecedente ultra secolare, purtroppo accanto, decenni addietro, costruirono il depuratore fognario del paese. Negli ultimi anni, in questa zona, vi e’ un risveglio e presa di coscienza della importanza, sia storica e di sviluppo in ambito turistico rurale, infatti sono nati nei pressi, agri turismi e aziende in abito agricolo turistico, vi e’ un crescente coinvolgimento a trovare sbocchi per il futuro in questa naturale opportunità di cui il territorio in questione ci offre.
Nel 2013, nell’ultimo giorno utile della messa in liquidazione dell’ATO, venne rinaugurata la struttura, dopo dei piccoli lavori all’interno di sistemazione cancello, rattoppi in rete di recinzione, e una piccola vasca interrata per le acque reflue, lasciando il resto come prima, piazzale pieno di fenditure, nessun impianto di illuminazione, senza sistema di sicurezza di nessun genere. La struttura, dopo un funzionamento a tentennamenti, e le continue denuncia dei cittadini di uso improprio, venivano scaricati i rifiuti del paese a cumuli come una discarica, e dopo un grande incendio, TRE anni addietro (sviluppatosi dopo due giorni della denuncia dei cittadini, per inscritto alle autorità) in cui andarono in fiamme cumuli di rifiuti di ogni genere, compresi elettrodomestici(dopo la riapertura, vi furono altri ingendi all’interno della struttura, dove andarono in fumo rifiuti di ogni genere) la struttura adesso e’ chiusa alla cittadinanza ed e’ stata bonificata all’interno. L’unica strada di accesso al sito, passa proprio dalla fontana, un tragitto dove due macchine passano a stento, non si comprende come si possa pensare di costruire, oggi, una struttura enorme, in questo luogo, si vuole utilizzare un terreno a dieci metri di distanza della attuale isola, per ampliamento della struttura. Santa maria di licodia, possiede una zona, nella parte alta del paese, accanto all’autostrada statale per catania, zona artigianale, dove vi sono ampie distese di terreni liberi, e urbanizzazione di strade adeguate, di facile accesso sia per i mezzi pesanti e sia alla cittadinanza, senza nessun impatto architettonico.
Non si comprende quale possa essere l’interesse di costruire una struttura del genere, in una zona archeologica turistica,dove accanto scorrono sorgenti per la inrigazione dei campi coltivati di eccellenze agricole, ulivi, agrumeti, ortaggi, fichidindia, circondata da aziende agricole e di allevamento animali ecc. che va ad impattare nel territorio, l’economia e l’ambiente in modo controproducente. Personalmente, pensiamo che una isola ecologica sia necessaria ed auspicabile, per il corretto recupero dei rifiuti, ma che venga realizzata in modo definitivo, nel luogo ideale sul territorio.Abbiamo spesso chiesto un confronto con le istituzioni, purtroppo,abbiamo ricevuto un muro totale da parte delle istituzioni attuali, ad un confronto, malgrado lo abbiamo richiesto da tempo, ed a un dialogo costruttivo sul destino della localizzazione del centro raccolta. (sappiamo che in anni passati, vi fu un progetto respinto dalla regione, per realizzare, sempre in loco, un impianto di recupero rifiuti)(E ULTIMAMENTE, UN ALTRO PROGETTO DI UNA NUOVA STRUTTURA E’ STATO BOCCIATO DALLA REGIONE)
ci appelliamo alle autorita’ regionali,comunali, ad una soluzione definitiva a rinunciare in modo ufficiale ad una possibile localizzazione in loco di un centro raccolta rifiuti (anche per i motivi esposti)in una zona turistica archeologica, e a trovare soluzioni per la bonifica della vecchia discarica che giace sotto la vecchia struttura realizzata, di cui la legge prevedeva la bonifica e il rimboschimento della zona. ed una soluzione ideale della localizzazione del centro raccolta, la nostra lotta civile scaturisce dalle necessità di difendere prima la salute dei nostri figli, in secondo tempo, per amore verso la nostra terra, in cui purtroppo in passato ed anche oggi, non si pongono in essere scelte per la crescita armoniosa ed economica del nostro territorio. santa maria di licodia (CT)—-cordiali saluti—

Location

WHERE it will take place

Country:

Italy

Address:

santa maria di licodia
fontana
13
95038

Action Developer

WHO will run the show

Entity:

comitato no discarica zona fontana
# Citizen(s)

How can you get in contact:

www.facebook.com/meravigliosa.fontanacherubino
www.facebook.com/meravigliosa.fontanacherubino

• WHEN

will it happen?

Dates of the proposed action:

18/11/2018

• WHY

join hands and minds to prevent waste?

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