L’azione (promossa quali action developers dall’associazione informatica Hacking Labs e Legambiente Capannori e Piana lucchese) muove dalla consapevolezza di una realtà sempre più incalzante: le nostre abitazioni, i nostri luoghi di lavoro sono spesso gremiti di apparecchiature elettroniche continuamente dismesse per effetto del progresso tecnologico, che ci obbliga a restare al passo con i tempi, ma anche a dimenticare il prezioso valore che questi oggetti possiedono. Da qui, la descrizione delle nostre case e delle città in cui viviamo come le vere miniere del nuovo secolo…quelle URBANE!
L’azione prevede di coinvolgere gli studenti di diversi Istituti scolatici del Comune di Capannori (e un Istituto di Borgo San Lorenzo, Firenze) in attività di riparazione e riuso creativo delle componenti informatiche non più utilizzate, che gli stessi ragazzi porteranno da casa: pc, tastiere, mouse, monitor, telefoni cellulari avranno una nuova vita e funzione, spesso diversa da quella originaria, ma non meno utile e duratura.
L’obiettivo è, dunque, quello di sensibilizzare le nuove generazioni ad attribuire il giusto valore agli oggetti che li circondano, specialmente quando questi, se dismessi e non correttamente disassemblati e differenziati, rappresentano rifiuti altamente inquinanti.
Ecco che, dopo una breve lezione teorica sui RAEE, i ragazzi saranno impegnati nel trasformare le schede madri dei computer in moderni e futuristici orologi/sveglia, i monitor in comode cucce per animali domestici, le lettere della tastiera (magistralmente lavorate) in originali porta chiavi.
L’azione si colloca entro un progetto di economia civile e circolare che gli actions developers, grazie all’apporto del Centro Ricerca Rifiuti Zero, si stanno avviando a realizzare nel Comune di Capannori, con la creazione di un Centro di ritiro e raccolta della Apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse o inutilizzabili. Si tratta di un presidio territoriale al servizio dei cittadini, dove personale qualificato provvederà alla valutazione dello stato di funzionamento delle apparecchiature e ad una loro differenziazione per tipologia, per destinarle a: a) riparazione, se in buono stato e riutilizzabili; b) riuso specifico delle componenti, anche creativo, se riutilizzabili in parte; c) disassemblaggio/separazione delle materie prime e conseguente riciclo per materia, se le apparecchiature non siano riparabili né riutilizzabili.
Dando loro una seconda vita, gli apparecchi potranno essere donati a scuole, associazioni, persone svantaggiate.