Un partenariato molto attivo sta crescendo tra il Comune di Pino torinese e  Pikine Est, comune senegalese  poco distante da Dakar. Il prossimo 20 novembre in occasione dell’evento di restituzione alla cittadinanza dell’esperienza in Senegal, particolare spazio verrà dato al “racconto” della gestione dei rifiuti a Pikine e dintorni.
Grazie a un progetto di cooperazione decentrata avviato nel 2017 con il Bando Piemonte & Africa Subsahariana e il progetto “Percorsi creativi e futuri innovativi” il rapporto tra i due territori ha preso avvio e si sta rafforzando.
Nel mese di ottobre di quest’anno una delegazione di Pino si è recata in Senegal: oltre a parlare di formazione, sport e scambi culturali, ampio spazio è stato dato al tema del trattamento dei rifiuti.
Uno degli obiettivi principali di questa missione in Senegal, è stato quello di approfondire la conoscenza del contesto sociale e culturale della città, in particolare in relazione al tema rifiuti, e cercare di cogliere le complesse dinamiche della gestione del “problema-rifiuti” a Pikine e, più in generale in tutta l’area di Dakar.
Prima tappa di questo percorso è stata una visita alla discarica di Mbeubeuss, situata presso il comune di Malika, a 25 km da Dakar, che, con i suoi 86 ettari di estensione, è la più grande discarica a cielo aperto dell’Africa occidentale. Ciò che colpisce della discarica, oltre alle sue dimensioni, è soprattutto la grande quantità di gente che ci lavora e, talvolta, ci vive. Lo stato senegalese, infatti gestisce e controlla lo smaltimento dei rifiuti fino alle porte di Mbeubeuss: all’interno della discarica, invece, sembra che le istituzioni statali non abbiano alcuna competenza e non operino alcun controllo. Questa assenza di controllo, lascia spazio a un’enorme quantità di “lavoratori informali”, di “recuperatori”, che raccolgono, smistano e selezionano i rifiuti (principalmente quelli plastici, ma anche quelli metallici) per poi rivenderli a fabbriche (per lo più cinesi, ma non solo), che siano in grado di riciclarli o riutilizzarli.
A questa visita sono seguiti alcuni incontri con varie realtà che, sul territorio circostante Pikine est, si occupano o intendono occuparsi del tema dei rifiuti, con l’idea di trarre informazioni utili dalla loro esperienza.
Momento fondamentale, da questo punto di vista, è stato l’incontro con l’azienda “Pro-plast” e la visita alle due fabbriche che questa gestisce, che si occupano di raccogliere, trasformare e rivendere la plastica ad aziende che sono in grado di utilizzare il materiale per la creazione di nuovi prodotti in plastica riciclata. Si tratta di un’azienda nata da un piccolo progetto di riciclaggio, avviato dall’ong cuneese LVIA con un gruppo di donne di Thies, che, col tempo, si è ampliato fino a diventare, appunto, una vera e propria azienda. La conoscenza dei progetti di “pro-plast” costituisce un punto di partenza fondamentale per approcciarsi al tema del recupero della plastica nella zona di Dakar.
Ci sono gli spazi e le potenzialità per sostenere la creazione e l’avvio di una stat-up, a Pikine Est, che si occupi della raccolta e del riciclaggio della plastica? Il Comune di Pino Torinese in stretta collaborazione con il Comune di Pekine Est si sta impegnando in tal senso e ci si propone inoltre di sviluppare e ampliare progetti di sensibilizzazione e formazione sul tema del corretto smaltimento dei rifiuti, in parte già avviati nel Comune senegalese, con bambini, giovani e popolazione.
Il progetto ha una ricaduta anche sul territorio del Comune di Pino: il programma della serata prevede, tra l’altro, l’inaugurazione di una mostra fotografica allestita presso i locali della scuola primaria per raccontare attraverso le immagini la reale situazione degli abitanti di Pikine, mostrando i risultati della collaborazione avviata con il Comune di Pino Torinese.